February 14, 2012
Comunicato stampa

Nel 2012, le PMI adotteranno la virtualizzazione più rapidamente delle grandi aziende

Cresce l'adozione del cloud, ma rallenta i suoi ritmi, rivela una ricerca Acronis

Milano, 14 febbraio 2012 - Secondo una recente indagine condotta per conto di Acronis, le piccole e medie imprese (PMI) di tutto il mondo prevedono di adottare la virtualizzazione dei server nel 2012 a un ritmo più rapido rispetto alle aziende di fascia Enterprise. La ricerca ha identificato anche alcune problematiche diffuse proprio nelle PMI, relative in particolare a backup e disaster recovery. Nel frattempo, l'entusiasmo finora registrato verso le infrastrutture cloud è lievemente scemato, tornando più vicino alla realtà.

I manager IT di 6.000 PMI e di 18 paesi che hanno partecipato all'indagine Acronis Global Disaster Recovery Index 2012 prevedono che il 29% dei loro server diventi virtuale entro la fine dell'anno, con un tasso di crescita del 21%. La percentuale è più alta del 50% rispetto al ritmo registrato in un recente rapporto di Gartner che prevedeva un aumento dell'adozione della virtualizzazione del 14% nello stesso periodo.[1]

Dati virtuali a rischio

Secondo l'indagine Acronis, le PMI italiane citano efficienza, flessibilità e velocità di implementazione come i principali fattori che promuovono la virtualizzazione dei server. Malgrado l'adozione pianificata delle macchine virtuali, la ricerca tuttavia ha identificato in Italia anche alcune problematiche relative a backup e ripristino d'emergenza, tra cui:

  • Oltre la metà (57%) degli intervistati ammette di non eseguire il backup dei server virtuali con la stessa frequenza di quelli fisici
  • Ben tre quarti (78%) eseguono il backup delle macchine virtuali solo settimanalmente o mensilmente
  • Appena l'11% esegue il backup delle macchine virtuali su base giornaliera.

Sebbene le macchine virtuali facciano ottenere risparmi a breve ai reparti di backup e ripristino, i partecipanti al questionario affermano che il valore economico dei dati che risiedono nei server virtuali è quasi identico a quello dei dati conservati nei server fisici.

Commentando i risultati, Mauro Papini, country manager di Acronis Italia ha dichiarato: "Rendere virtuali i server è oggi un'attività più affidabile e facile per le PMI e pertanto l'elevato tasso di adozione della virtualizzazione non deve sorprendere. Poiché proteggere i dati è un requisito fondamentale e una best practice per qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, il fatto che in realtà le macchine virtuali vengano trascurate è particolarmente deludente. In alcuni casi è come giocare alla roulette russa: se la fortuna non gli arride, le conseguenze della mancanza dei backup virtuali possono avere impatti estremamente negativi sull'attività aziendale."

Il futuro nel cloud?

A proposito dell'adozione del cloud, la maggior parte delle organizzazioni (83%) dichiara di disporre di qualche forma di infrastruttura cloud, con un aumento del 13%. Come categoria specifica, il cloud rappresenta oggi circa il 19% di tutta l'infrastruttura IT. Di fatto oggi solo il 19% delle aziende utilizza il cloud, malgrado l'87% affermasse che l'utilizzo sarebbe aumentato durante il 2011. Le PMI hanno citato diverse ragioni per questo impiego del cloud inferiore al previsto, inclusi timori rispetto alla riuscita del ripristino dei dati in caso di emergenza, i rischi alla sicurezza e la mancanza di fiducia nei fornitori di servizi per il cloud.

Le previsioni per il 2012 sembrano molto più realiste: solo il 7% delle aziende italiane anticipa che oltre il 50% della propria infrastruttura IT sarà su cloud nel 2012. Le PMI affermano che l'adozione nel corso dell'anno sarà promossa dai seguenti tre fattori: costi operativi IT ridotti, spazio di storage aggiuntivo o flessibile, migliore conformità. Altri risultati relativi al cloud includono:

  • L'impiego del cloud per il backup fuori sede è una scelta sempre più diffusa, con quasi la metà (47%) di aziende in Italia che ne fanno questo utilizzo specifico
  • Circa Solo un quarto (26%) si affida ancora all'approccio tradizionale che prevede ogni giorno il prelievo e il trasporto di nastri o dischi di backup in altra sede
  • La metà (49%) degli italiani interpellati non dispone ancora di una strategia di backup offsite.

Note per gli autori

L'indagine è stata condotta nei mesi di settembre e ottobre 2011 dal Ponemon Institute, in 18 paesi. Sono stati intervistati oltre 6.000 professionisti IT appartenenti ad aziende di piccole e medie dimensioni, con non più di 1.000 dipendenti. Ulteriori informazioni sulle modalità di elaborazione dei risultati della classifica e sulla posizione di ciascun paese sono disponibili all'indirizzo:

[1] Ricerca di Gartner sulla virtualizzazione: Virtual machines will slow in the Enterprise, Grow in the Cloud - Thomas J. Bittman, Lydia Leong, 4 marzo 2011, RA1010182011)




Informazioni su Acronis:

Acronis, leader globale nella Cyber Protection, fornisce soluzioni che integrano nativamente Cyber Security, protezione dei dati e gestione degli endpoint, progettate per i Managed Service Provider (MSP), le piccole e medie imprese (PMI) e reparti IT aziendali. Le soluzioni di Acronis sono altamente efficienti e progettate per identificare, prevenire, rilevare, rispondere, risolvere e ripristinare dai moderni cyberthreats con un tempo di inattività minimo, garantendo l'integrità dei dati e la continuità aziendale. Grazie alla straordinaria capacità di soddisfare le esigenze degli attuali ambienti IT, eterogenei e distribuiti, Acronis offre agli MSP la soluzione di sicurezza più completa del mercato.

Società svizzera fondata a Singapore nel 2003, Acronis conta 15 sedi in tutto il mondo e dipendenti in oltre 50 paesi. La soluzione Acronis Cyber Protect è disponibile in 26 lingue e in 150 paesi, ed è utilizzata da oltre 20.000 Service Provider per proteggere più di 750,000 aziende. Per ulteriori informazioni, visita il sito www.acronis.com.
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Vicepresidente per le comunicazioni