February 01, 2012
Comunicato stampa

Un’indagine Acronis: cresce la fiducia delle aziende nel backup e nel ripristino d’emergenza

Secondo l'Acronis Global Disaster Recovery Index 2012 il livello di fiducia delle PMI nel mondo è aumentato del 14%; eppure il downtime dei sistemi continua a costare in media a ogni azienda 290.000 Euro ogni anno

Milano, 2 febbraio 2012 - Sebbene il 2011 sia stato uno degli anni più turbolenti mai registrati a livello di sicurezza e di IT, la fiducia delle imprese di tutto il mondo nelle proprie capacità di ripristino dei dati e dei sistemi IT a seguito di un'emergenza è in aumento.

Secondo l'indagine Acronis Global Disaster Recovery (DR) Index 2012, le aziende si mostrano in media più fiduciose (il 14% in più) nelle proprie capacità di backup e disaster recovery rispetto a quanto emerso l'anno precedente. La chiave di questo incremento sta nei miglioramenti percepiti nella disponibilità di risorse adeguate (strumenti e ambiente) e delle tecnologie adatte per implementare tali attività. La sola fiducia in questi due criteri è più che raddoppiata negli ultimi 12 mesi a livello globale.

Sottolinea questo aumento il fatto che il 66% delle aziende verifica con maggiore regolarità i piani di backup e ripristino d'emergenza, forse anche come conseguenza degli eventi naturali catastrofici dell'anno passato, che hanno colpito molte regioni tra cui l'Italia. Si parla di inondazioni distruttive, terremoti devastanti, tempeste, frane ed alluvioni, senza contare lo tsunami del Giappone, eventi dai quali molte aziende devono ancora pienamente riprendersi.

Nonostante il miglioramento generale nel livello di fiducia che risulta dall'indagine condotta su circa 6.000 PMI di 18 paesi, emergono anche altri risultati meno positivi:

  • L'Italia passa dalla 12° nel 2010 alla 16° posizione nella classifica globale sulla fiducia nelle soluzioni di backup e DR
  • Budget invariati: rispetto all'anno passato, le aziende investono la stessa cifra in backup e DR (10% della spesa destinata all'IT).
  • La metà delle aziende italiane (50%) ritiene oggi che i team dirigenziali non offrano il supporto necessario alle attività di backup e ripristino.
  • La crescita dei dati è costante: una PMI di dimensioni tipiche produce circa 40 TB di nuovi dati ogni anno.
  • Errare è umano: il 60% delle aziende italiane intervistate individua nell'errore umano la causa più comune di falla dei sistemi.
  • Il costo dei tempi di inattività: il tempo medio di downtime del sistema è pari a 2,2 giorni, e costa a ogni azienda 286.644 € l'anno di mancata produttività.

La gestione congiunta di ambienti fisici, virtuali e cloud rappresenta un ostacolo significativo
Per il secondo anno, la grande maggioranza (76%) dei manager IT interpellati in Italia (ma il dato è simile per tutto il Sud Europa) concorda sul fatto che il maggiore ostacolo in un contesto ibrido sia lo spostamento dei dati tra ambienti fisici, virtuali e cloud. Eppure l'indagine rivela che molte aziende non hanno ancora unificato i propri strumenti di backup e ripristino d'emergenza al fine di affrontare questa problematica. La maggior parte si affida a strumenti diversi e oltre un terzo (33%) delle aziende italiane usa tre o più soluzioni differenti per proteggere i propri dati. Oltre due terzi (63%) applicano soluzioni distinte agli ambienti virtuali e a quelli fisici.

La classifica Acronis Global Disaster Recovery Index
Per creare la classifica, a ciascun paese è stata assegnata una posizione ottenuta in base alle risposte complessive a 11 domande relative a preparazione, capacità e pratiche di backup e ripristino d'emergenza. Le domande riguardavano tecnologia, risorse, procedure e sostegno da parte dei team dirigenziali.

Commentando i risultati, Mauro Papini, country manager di Acronis Italia ha dichiarato: "L'indagine suggerisce che in molte aziende gli eventi del 2011 hanno agito da catalizzatore di cambiamenti positivi per quel che riguarda i test effettuati sulle attività di backup e ripristino d'emergenza. Tuttavia, nonostante i numerosi aspetti positivi rilevati dall'indagine, persistono numerosi aspetti negativi a livello strategico, ad esempio il mancato supporto da parte dei team manageriali e l'impiego di più soluzioni disgiunte, soprattutto per quel che riguarda la protezione, la sicurezza e la disponibilità immediata delle risorse digitali strategiche dell'organizzazione, in un mondo ormai ibrido."

L'indagine è stata condotta nei mesi di settembre e ottobre 2011 dal Ponemon Institute, in 18 paesi. Sono stati intervistati oltre 6.000 professionisti IT appartenenti ad aziende di piccole e medie dimensioni, con non più di 1.000 dipendenti. Ulteriori informazioni sulle modalità di elaborazione dei risultati della classifica e sulla posizione di ciascun paese sono disponibili all'indirizzo:

Report completo della ricerca (Italian version to download)
Report completo della ricerca (English version)

Nell'indagine di quest'anno sono stati aggiunti cinque paesi rispetto a quelli interpellati nel 2010. I confronti citati in questo comunicato stampa si basano sui dati degli ultimi due anni e dei 13 paesi originali.




Informazioni su Acronis:

Acronis, leader globale nella Cyber Protection, fornisce soluzioni che integrano nativamente Cyber Security, protezione dei dati e gestione degli endpoint, progettate per i Managed Service Provider (MSP), le piccole e medie imprese (PMI) e reparti IT aziendali. Le soluzioni di Acronis sono altamente efficienti e progettate per identificare, prevenire, rilevare, rispondere, risolvere e ripristinare dai moderni cyberthreats con un tempo di inattività minimo, garantendo l'integrità dei dati e la continuità aziendale. Grazie alla straordinaria capacità di soddisfare le esigenze degli attuali ambienti IT, eterogenei e distribuiti, Acronis offre agli MSP la soluzione di sicurezza più completa del mercato.

Società svizzera fondata a Singapore nel 2003, Acronis conta 15 sedi in tutto il mondo e dipendenti in oltre 50 paesi. La soluzione Acronis Cyber Protect è disponibile in 26 lingue e in 150 paesi, ed è utilizzata da oltre 20.000 Service Provider per proteggere più di 750,000 aziende. Per ulteriori informazioni, visita il sito www.acronis.com.
Contatti stampa:
Katya Turtseva
Vicepresidente per le comunicazioni