Che cos'è l'incident response?

Acronis
Sommario
Perché l'incident response è un pilastro della sicurezza moderna?
I sei passaggi del piano di incident response: un framework unificato
Comprensione degli strumenti e dei servizi di incident response
Domande frequenti
Non limitarti a rispondere. Recupera ed espanditi.
Acronis Cyber Protect Cloud
per i fornitori di servizi gestiti
Altre lingue disponibili:EnglishDeutschFrançais

L'incident response (IR) è l'approccio sistematico di un'organizzazione alla preparazione, al rilevamento, al contenimento, alla correzione e al ripristino delle attività aziendali a seguito di un incidente di Cyber Security. Si tratta di un processo ciclico progettato per gestire in modo efficiente una violazione, dall'avviso iniziale al ripristino completo dell'attività, e per apprendere dagli eventi al fine di rafforzare le difese.

Per qualsiasi responsabile IT o MSP (Managed Service Provider), una capacità di incident response matura non è più facoltativa: è la differenza tra un evento gestibile e una catastrofe aziendale. Questa guida fornisce un quadro completo per costruire ed eseguire una moderna strategia di IR.

Conclusioni principali

Un piano di incident response efficace riduce al minimo i danni finanziari, di reputazione e operativi causati da attacchi informatici come il ransomware.

Il processo segue sei passaggi chiave, dalla preparazione alla revisione post-incidente, basati su framework consolidati come NIST.

La vera resilienza digitale si ottiene solo quando l'incident response è integrato in modo nativo con il backup e il disaster recovery, garantendo che l'azienda non solo sia protetta, ma che possa tornare a operare regolarmente.

Perché l'incident response è un pilastro della sicurezza moderna?

L'incident response è un pilastro critico della sicurezza perché fornisce la capacità strutturata per ridurre al minimo l'impatto di un'inevitabile violazione della sicurezza. I suoi obiettivi principali sono ridurre le perdite finanziarie, garantire la protezione del brand e assicurare il rispetto delle normative.

La moderna Cyber Security affronta una dura verità: prima o poi, la prevenzione fallirà. E quando questo avviene, la tua risposta determina il risultato. Ecco perché è così importante:

Limita i danni finanziari: il costo medio di una violazione dei dati continua a salire, raggiungendo cifre milionarie. Un piano di incident response rapido e ben strutturato riduce drasticamente questi costi limitando il tempo di permanenza degli aggressori, prevenendo il movimento laterale e riducendo al minimo le interruzioni operative. Più velocemente si risponde e si recupera, meno si perde.

Protegge l'immagine del brand e la fiducia dei clienti: il modo in cui gestisci una crisi è fondamentale. Una risposta caotica e lenta erode la fiducia del cliente e può infliggere danni a lungo termine al brand. Una risposta professionale, trasparente ed efficace dà prova di controllo e impegno nella protezione dei dati delle parti interessate.

Rispetta le normative e i requisiti di conformità: le normative, come il GDPR, l’HIPAA e il CCPA, prevedono rigorosi requisiti di notifica delle violazioni. Un processo di IR organizzato garantisce il rispetto di queste scadenze, evita pesanti sanzioni e fornisce agli ispettori le prove necessarie della due diligence e delle azioni correttive intraprese.

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I sei passaggi del piano di incident response: un framework unificato

Un piano di incident response efficace prevede sei fasi principali: preparazione, identificazione, contenimento, eradicazione, ripristino e lezioni apprese. Questo framework, adattato da standard del settore come il NIST SP 800-61, fornisce un'elaborazione ripetibile per la gestione di qualsiasi incidente. Tuttavia, per ottenere una vera continuità aziendale, le azioni di sicurezza per il contenimento e l'eradicazione devono essere unificate con l'obiettivo operativo di un rapido ripristino.

1) Preparazione: costruzione delle difese prima di un attacco

La preparazione consiste nel predisporre le persone, l'elaborazione e la tecnologia prima che si verifichi un incidente. Questa è la fase più critica, in cui si stabiliscono le policy, si forma il team e si distribuisce un set di strumenti unificato, possibilmente con sicurezza e backup in un'unica soluzione, per ridurre al minimo la complessità e garantire la prontezza.

Piano e team:

Sviluppa la policy di IR: formalizza le definizioni, stabilisci l'autorizzazione di intervento del CSIRT e allinea il piano agli obiettivi aziendali, come il Recovery Time Objective (RTO) e il Recovery Point Objective (RPO).

Costituisci un CSIRT: assegna i ruoli principali – responsabile della gestione degli incidenti, responsabile dei dati forensi, collegamento per le comunicazioni e collegamenti per i reparti legale/Risorse Umane.

Stabilisci protocolli: crea matrici di escalation, elenchi di contatti degli interessati e canali di comunicazione sicuri e fuori banda (ad esempio, un canale Slack o Teams dedicato e separato dagli account aziendali principali).

Distribuzione e ottimizzazione degli strumenti:

Unifica lo stack: un problema comune è la gestione di decine di strumenti isolati. L'utilizzo di una singola piattaforma con un solo agente e una sola console di backup, anti-malware, EDR/XDR e gestione delle patch, come Acronis Cyber Protect Cloud, riduce drasticamente i costi operativi, elimina le falle di sicurezza dovute a configurazioni errate e semplifica le azioni di risposta.

Proteggi i tuoi backup: i backup sono l'ultima rete di salvaguardia. Assicurati che siano memorizzati in un'archiviazione immutabile, siano stati esaminati per escludere la presenza di malware prima del ripristino e siano conservati in depositi protetti in sandbox per i sistemi critici.

Test di ripristino: esegui regolarmente test di verifica del ripristino per dimostrare che i backup siano validi e che il team possa rispettare gli obiettivi RTO.

Per gli MSP/MSSP:

Come si possono applicare le policy in modo efficiente a tutti i clienti? Utilizza una piattaforma multi-tenant che consenta di ereditare le policy e, al contempo, mantenga un isolamento dei dati rigoroso per ogni tenant.

Documenta SLA di conservazione, turni di reperibilità e procedure di gestione delle prove che garantiscano una catena di custodia per ciascun cliente.

2) Identificazione: come si fa a sapere se si è subita una violazione?

L'identificazione è il processo di rilevamento di una deviazione dalle normali operazioni e di analisi del suo ambito e della sua gravità per stabilire se si tratta di un incidente di sicurezza. Questo processo è più rapido e produce meno falsi positivi quando la telemetria di sicurezza di EDR/XDR è correlata con l'intelligence dei sistemi di backup in una singola visualizzazione.

Rilevamento con elevata precisione: utilizza il monitoraggio cross-layer di una soluzione XDR per individuare indicatori di compromissione (IoC) e comportamenti anomali su endpoint, server, workload cloud e Microsoft 365/Google Workspace.

Triage e convalida degli avvisi: un problema frequente è l'affaticamento da allerta. È possibile ridurre in modo significativo i falsi positivi incrociando i dati relativi agli artefatti sospetti con i dati ottenuti dalle scansioni dei backup più recenti. Ad esempio, se un avviso EDR segnala un file, è possibile verificare immediatamente se tale file era presente nell'ultimo backup integro noto.

Ottieni visibilità da un'unica console: anziché passare da una console di sicurezza a una console di backup e a uno strumento di patching, utilizza una dashboard unificata. Acronis Cyber Protect Cloud offre una visualizzazione unificata che mostra lo stato di integrità della protezione dei dati in tempo reale, insieme agli avvisi di sicurezza e alle attività sospette, fornendo contesti immediati senza dover passare da un'applicazione all'altra.

Per gli MSP/MSSP:

Sfrutta le dashboard a livello di tenant per gestire gli avvisi per ciascun cliente e visualizzare le tendenze delle minacce tra più tenant.

Automatizza la raccolta iniziale delle prove in un caso per rispettare il tempo medio di rilevamento (MTTD) previsto dallo SLA.

3) Contenimento: come si ferma l’emorragia?

Il contenimento consiste nell'adozione di azioni immediate per impedire la diffusione del problema e ulteriori danni. Il contenimento più efficace viene eseguito dalla stessa console utilizzata per la protezione e il ripristino, consentendo l'isolamento istantaneo con un solo clic dei sistemi interessati.

Breve termine (risposta immediata):

Isola gli endpoint compromessi dalla rete per bloccare il movimento laterale.

Acquisisci automaticamente dati di rete e di memoria volatili prima dell'isolamento per l'analisi di dati forensi.

Lungo termine (stabilizzazione):

Implementa controlli temporanei degli accessi agli account utente o ai segmenti di rete interessati.

Applica le regole di microsegmentazione per creare zone franche attorno alle risorse critiche, finché la minaccia non è completamente debellata.

Azione integrata con Acronis: sicurezza e backup sono unificati, quindi un analista può impartire un comando di isolamento e attivare uno snapshot di backup a prova di errore dalla stessa console di Acronis Cyber Protect Cloud, garantendo che nessun dato venga perso durante la risposta.

Per gli MSP/MSSP:

Isola l'intero ambiente di un cliente con una sola policy o esegui azioni di contenimento parallele su più tenant interessati allo stesso tempo.

4) Eradicazione: come rimuovere definitivamente la minaccia?

L'eradicazione comporta l'eliminazione della radice del problema e di tutti gli artefatti dannosi dall'ambiente. L'eliminazione effettiva non è confermata solo dagli strumenti di pulizia degli endpoint, ma anche dalla convalida dello stato del sistema rispetto a un punto di riferimento noto come pulito proveniente dai backup.

Identifica e rimuovi la causa principale: utilizza strumenti di dati forensi per scoprire i meccanismi di persistenza dell'aggressore (ad esempio, attività pianificate, nuovi servizi, chiavi del registro di sistema).

Esegui un flusso di lavoro di pulizia:

Distribuisci strumenti AV/EDR per rimuovere file malware e altri artefatti.

Applica automaticamente le patch alle vulnerabilità sfruttate per ottenere l'accesso iniziale.

Verifica con backup intelligence: dopo la pulizia, come puoi dimostrare che la macchina è stata ripristinata? Esegui una scansione approfondita del sistema attivo e confronta lo stato dei file e delle configurazioni con l'ultimo backup integro noto. Eventuali deviazioni rimanenti rappresentano una potenziale porta di accesso.

Per gli MSP/MSSP:

Utilizza playbook standardizzati di eradicazione per minacce comuni, come il ransomware, per garantire un'esecuzione omogenea e verificabile per ogni cliente.

5) Ripristino: la differenza di Acronis – ripristino immediato

Con ripristino si intende il processo di ripristino dei servizi per il pieno funzionamento dell'azienda. Invece di passare giorni a reinstallare i sistemi e ripristinare i dati, un approccio integrato consente di eseguire un rollback mirato con un solo clic da un momento specifico noto come integro, ripristinando in pochi minuti solo i dati danneggiati. Questo è il passo finale e cruciale per garantire la continuità operativa.

Ripristino tradizionale (il vecchio metodo)
Ripristino integrato (il metodo Acronis)
Ore o giorni di interruzione operativa
Minuti per il ripristino completo
1. Cancellare e reinstallare il sistema operativo.
1. Da una singola console, selezionare le macchine interessate e scegliere l'ultimo punto di ripristino integro, ovvero quello immediatamente precedente l'attacco.
2. Reinstallare tutte le applicazioni.
2. Eseguire il rollback specifico per l'attacco con un solo clic, che ripristina solo le modifiche dannose, lasciando intatti i dati sicuri.
3. Ripristinare i dati dal backup della notte precedente.
3. Il motore anti-malware integrato in Acronis Cyber Protect Cloud esegue la scansione dei dati di backup durante il recupero dei dati per prevenire la reinfezione.
4. Riapplicare le configurazioni utente.
4. Il sistema è tornato online, completamente operativo e pulito.
5. Controllare manualmente la presenza di perdita di dati e di reinfezioni.
5. Il tempo medio di recupero (MTTR) si riduce da giorni a minuti.

 

Per gli MSP/MSSP:

Come si effettua il ripristino per 10 clienti contemporaneamente? Utilizzando una dashboard centralizzata per orchestrare operazioni di ripristino di massa tra tenant diversi.

Genera report automatici con i dettagli dei tempi e dei risultati del ripristino per dimostrare il rispetto degli SLA e fornire un valore tangibile durante i cicli di fatturazione.

6) Lezioni apprese: come rinforzarsi dopo un attacco

Questa fase finale, nota anche come revisione post-incidente, è il momento in cui si analizza il problema per trasformarlo in un miglioramento misurabile. Con un'analisi post-mortem senza attribuzione delle colpe, è possibile perfezionare i controlli, aggiornare i playbook e dimostrare un chiaro ritorno sull'investimento in sicurezza.

Effettua un'analisi post-mortem senza attribuzione delle colpe: entro una settimana dall'incidente, riunisci il CSIRT per esaminare la sequenza temporale, le decisioni chiave e i risultati. L'obiettivo non è assegnare la colpa, ma identificare le cause alla radice e i fattori che hanno contribuito.

Aggiorna piani e playbook: integra le scoperte nel tuo piano di IR. Questo potrebbe comportare l'aggiunta di nuove regole di rilevamento al sistema SIEM, il perfezionamento dei percorsi di escalation o l'aggiornamento dei materiali di formazione per il prossimo esercizio di simulazione.

Traccia le metriche e crea report sul valore:

Misura gli indicatori chiave di prestazione (KPI) come il tempo medio di rilevamento (MTTD) e il tempo medio di recupero (MTTR).

Mostra una chiara linea di tendenza che dimostri come i tuoi investimenti in strumenti e formazione unificati stiano riducendo il tempo di inattività e l'impatto sull'azienda.

·       Per gli MSP/MSSP:

o      Fornisci a ciascun cliente un “rapporto di miglioramento” post-incidente che funga da prodotto tangibile e strumento efficace per il rinnovo dei contratti.

Comprensione degli strumenti e dei servizi di incident response

Strumenti IR comuni

SIEM (Security Information and Event Management): aggrega i registri da tutto l'ambiente IT per l'analisi centralizzata, allarmi basati su regole e reportistica per la conformità.

EDR (Endpoint Detection and Response): fornisce una visibilità approfondita sulle attività degli endpoint (laptop, server) per rilevare e rispondere alle minacce che sfuggono all'antivirus tradizionale.

XDR (Extended Detection and Response): l'evoluzione dell'EDR. L'XDR acquisisce e correla i dati provenienti da più livelli di sicurezza, tra cui endpoint, e-mail, cloud e rete, per fornire un quadro più completo di un attacco.

·       SOAR (Security Orchestration, Automation and Response): automatizza le attività ripetitive e standardizza i flussi di lavoro di risposta tramite l'integrazione di tutti gli strumenti di sicurezza in playbook coordinati.

Servizi di incident response

MDR (Managed Detection and Response): servizio esternalizzato in cui un fornitore gestisce gli strumenti EDR/XDR, fornendo monitoraggio 24x7, ricerca delle minacce e risposta guidata. Scopri di più su Acronis MDR.

Contratti di assistenza di incident response: un contratto già pronto con una società di IR che ti assicura di poter parlare subito con esperti in caso di crisi. I contratti di assistenza garantiscono un supporto immediato con SLA predefinite.

Domande frequenti

Quali sono le sei fasi dell'incident response?

Le sei fasi universalmente riconosciute dell'incident response sono: preparazione, identificazione (individuazione e analisi), contenimento, eradicazione, ripristino e lezione appresa (revisione post-incidente). Questo ciclo di vita, reso popolare dal NIST, garantisce un approccio strutturato alla gestione di un attacco informatico dall'inizio alla fine, con particolare attenzione al ripristino rapido e convalidato per garantire la continuità operativa.

Qual è la differenza tra SOC e CSIRT?

Un SOC (Security Operations Center) è una funzione centralizzata e continua responsabile del monitoraggio, del rilevamento e della prima fase di classificazione degli eventi di sicurezza, spesso operante 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Un CSIRT (Computer Security Incident Response Team) è un team specifico, attivato in caso di incidente, per gestire una significativa violazione della sicurezza. Il SOC è il “primo soccorso” che gestisce gli avvisi quotidiani, mentre il CSIRT è il “team specializzato” che prende il comando durante un incidente importante per coordinare il contenimento, il ripristino e la comunicazione.

In termini più semplici, il SOC è come il pronto soccorso e il triage di emergenza, che si occupa di molte cose in modo continuativo, mentre il CSIRT è come un team chirurgico specializzato chiamato in caso di gravi emergenze.

Che cos'è un IRP in ambito di Cyber Security?

Un IRP (Incident Response Plan) è una strategia formale e documentata che descrive in dettaglio le policy, i ruoli, le procedure e gli strumenti che un'organizzazione utilizzerà per rispondere a un incidente di sicurezza e riprendersi da esso. Un piano di IR completo allinea le azioni di risposta tecnica (come l'uso di EDR/XDR e il backup/ripristino) con gli obiettivi dell'azienda e i requisiti di conformità, costituendo un componente fondamentale della strategia di resilienza digitale complessiva dell'organizzazione.

Non limitarti a rispondere. Recupera ed espanditi.

Nel panorama delle minacce attuale, non basta reagire agli attacchi informatici: la vera resilienza implica anche un rapido e completo recupero in modo che l'azienda possa continuare a funzionare senza interruzioni. Le tradizionali procedure di incident response terminano spesso con l'eliminazione della minaccia, ma come abbiamo sottolineato, ciò non impedisce alle aziende di dover rimettere insieme i cocci (ripristino dei dati, ricostruzione dei sistemi) per giorni o settimane. Secondo Acronis, la sicurezza e il ripristino sono due facce della stessa medaglia. Dovresti integrare le tue strategie anti-malware , di incident response e di backup/ripristino in un unico processo fluido.

Immagina di rilevare un attacco ransomware in pochi minuti, di fermarlo con un clic e di eseguire il rollback dei file interessati dai backup dei file. In un’ora sembrerà che l'attacco non sia mai avvenuto: non avrai pagato il riscatto, non avrai perso i dati e l'interruzione operativa sarà minima. Ecco la potenza dell'unione di incident response e ripristino istantaneo. Invece di dover dire “abbiamo superato un attacco, ma abbiamo impiegato diversi giorni per ripristinare il funzionamento”, potrai dire “abbiamo respinto un attacco e la nostra azienda non si è fermata”.

Acronis consente alle organizzazioni (e agli MSP che le assistono) di raggiungere questo livello di resilienza tramite la piattaforma Acronis Cyber Protect Cloud. Grazie alla presenza di strumenti di sicurezza avanzati e di backup in un'unica soluzione, non solo potrai rilevare e rispondere alle minacce, ma anche eseguire il ripristino del sistema e dei dati con un solo clic. Il risultato: non solo rispondi, ma diventi più forte. Ogni problema diventa una prova che l'azienda supera e dalla quale impara, anziché una catastrofe.

In termini pratici, una strategia di incident response completa con Acronis significa:

Difesa integrata: un solo agente e una sola console per antivirus, anti-malware, EDR, gestione delle patch e backup. Meno complessità, operazioni più veloci

Risposta più rapida: i playbook automatizzati e gli avvisi unificati consentono di individuare e contenere gli attacchi in pochi secondi. Ad esempio, se viene rilevato un ransomware, il sistema può bloccare automaticamente la macchina e inviarti un avviso.

Ripristino istantaneo: tecnologia esclusiva di rollback specifico per l'attacco che consente di ripristinare immediatamente i file o i sistemi interessati allo stato precedente all'attacco, senza dover eseguire alcuna operazione manuale.

Sicurezza e continuità: la consapevolezza che, anche se un attacco dovesse riuscire, i dati sono al sicuro (grazie ai backup immutabili) e che l'azienda può riprendere l'attività in tempi brevi, ti permette di dormire sonni tranquilli. Inoltre, libera i team IT e di sicurezza dai continui interventi di emergenza, consentendo loro di concentrarsi sul miglioramento proattivo (poiché il ripristino è molto più rapido con gli strumenti giusti).

In sintesi: non accontentarti di un piano di incident response che si limiti a neutralizzare i criminali informatici. Il tuo piano dovrebbe concludersi con il ritorno alla normale operatività: sistemi operativi, dati intatti e, forse ancora più importante, lezioni apprese per renderti ancora più resiliente la prossima volta. Con l'approccio integrato di Acronis, ottieni un'ampia gamma di funzionalità: dalla prevenzione e rilevamento delle minacce al ripristino con un solo clic e oltre.

In un mondo in cui gli attacchi informatici non sono una questione di “se”, ma di “quando”, le organizzazioni che prosperano sono quelle in grado di resistere e recuperare immediatamente. Unendo le strategie di sicurezza e di backup, garantisci che, anche in caso di incidenti, non si verifichino perdite di dati. Risponderai, recupererai e continuerai a procedere con fiducia.

Passaggi successivi: se desideri vedere come funziona in pratica, ti invitiamo a provare l'integrazione di risposta e ripristino in caso di attacco informatico. Guarda una demo di Acronis Cyber Protect Cloud per vedere con i tuoi occhi quanto sia rapida la neutralizzazione e il rollback di una minaccia. Inoltre, per essere preparato, ti consigliamo di scaricare il nostro modello di piano di incident response per aiutarti a costruire o perfezionare il tuo IRP con i concetti illustrati in questa guida. Metti a punto il piano e utilizza gli strumenti giusti: non solo risponderai alle minacce informatiche, ma le supererai e garantirai la crescita della tua azienda.

Informazioni su Acronis

Società svizzera fondata a Singapore nel 2003, Acronis ha 15 sedi e dipendenti in oltre 50 paesi. Acronis Cyber Protect Cloud è disponibile in 26 lingue in 150paesi, ed è utilizzato da oltre 21,000 service provider per la protezione di più di 750,000 aziende.